L'Agricoltura Sinergica è un metodo di coltivazione elaborato dall'agricoltrice spagnola Emilia Hazelip.
Questo metodo si basa sul principio ampiamente dimostrato dai più aggiornati studi microbiologici che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i propri essudati radicali, i residui organici che lasciano e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi.
I prodotti ottenuti con questa pratica hanno una diversa qualità, un diverso sapore, una diversa energia e una maggiore resistenza agli agenti che portano malattie. Attraverso questo modo di coltivare viene restituito alla terra, in termini energetici, più di quanto si prende, promuovendo i meccanismi di autofertilità del suolo e facendo dell'agricoltura un'attività umana sostenibile.
Nel corso di trent'anni, il lavoro di Emilia Hazelip è stato di studiare e sperimentare i principi dell'agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka, adattandoli al clima mediterraneo.
I quattro principi dell'Agricoltura Sinergica:
Per applicare i quattro principi si creano aiuole rialzate permanenti dette “bancali” (dallo spagnolo: bancales) dove si distinguono area di coltivazione ed area di passaggio. Si piantano in stretta successione ed in modo ravvicinato ortaggi, fiori, aromatiche, officinali e alberi da frutto che creano un ambiente quanto più vario, ricco e produttivo possibile, adatto ad ospitare animali e insetti antagonisti utili. Le consociazioni così studiate permettono di contenere gli attacchi parassitari e di creare un sistema dinamico dove le piante partecipano attivamente al benessere reciproco e tornano ad essere protagoniste della fertilità naturale del suolo.